La rinoplastica

Il naso che desideri, senza dolore senza rinunciare alla sicurezza e alla professionalità

Prof. Mario Dini Rinoplastica

Prof. Mario Dini - La Rinoplastica

COS'E' LA RINOPLASTICA?

La rinoplastica è un intervento di chirurgia estetica che ha lo scopo di correggere la forma e le dimensioni del naso al fine di conferire al viso un aspetto più armonioso e proporzionato, correggendo difetti quali un naso storto o troppo lungo o troppo largo, un profilo molto pronunciato o eccessivamente incavato, la presenza di gobba o gibbo, un’asimmetria delle narici o altri inestetismi della punta e della piramide nasale.

Quando sono presenti difetti della struttura interna del naso che compromettono la respirazione, è possibile effettuare, da sola o in associazione alla chirurgia plastica del naso, un intervento di settoplastica o di rinosettoplastica che consiste nel riposizionare il setto nasale deviato ripristinando la funzionalità respiratoria

Il Prof. Dini consiglia di rivolgersi sempre a specialisti di comprovata esperienza, soprattutto quando si tratta di intervenire su nasi già operati, in cui le strutture ossee e cartilaginee sono state compromesse dai precedenti interventi.

Recentemente si è andata diffondendo anche la cosiddetta “rinoplastica non chirurgica”, ovvero la correzione di lievi asimmetrie e piccoli inestetismi del dorso del naso attraverso infiltrazioni di filler come l’acido ialuronico. Questa tecnica ha, tuttavia, una durata limitata nel tempo a causa del parziale e progressivo riassorbimento del filler iniettato. A volte vengono effettuate anche delle infiltrazioni di botulino nel muscolo depressore del setto nasale al fine di abbassare una punta troppo alta o nel muscolo elevatore dell’ala del naso per abbassare una narice troppo aperta o troppo larga, con effetti, anche in questo caso, limitati nel tempo, ma suscettibili di essere ripetuti periodicamente.

Il Prof. Mario Dini utilizza soltanto fillers non permanenti onde evitare le numerose complicanze che da sempre sono state riscontrate in seguito all’uso di prodotti non riassorbibili.

L’intervento di rinoplastica può essere effettuato anche per correggere i postumi di precedenti interventi chirurgici (rinoplastica secondaria o terziaria) o per ricostruire la piramide nasale in seguito all’asportazione di tumori o in conseguenza di patologie, amputazioni o traumi di altra natura.

IN CHE COSA CONSISTE LA VISITA PRE-OPERATORIA?

Quando un paziente si presenta al mio studio per sottoporsi ad un'operazione di chirurgia plastica del naso è importante capire quale tipo di risultato estetico vuole raggiungere e qual è la tecnica più indicata per il suo caso. Esistono, infatti, diverse tecniche chirurgiche (rinoplastica chiusa, rinoplastica aperta, rinoplastica non chirurgica) e diversi tipi di naso che è possibile ottenere in base alle caratteristiche fisiche del paziente e alle proporzioni del suo viso. E’ importante effettuare una visita accurata della struttura anatomica interna del naso e della conformazione fisica del paziente per valutare se il risultato richiesto è oggettivamente realizzabile e per escludere l’esistenza di condizioni pregresse (fumo, alcol, droghe, problemi respiratori, esiti di precedenti rinoplastiche, ecc.) che ne potrebbero compromettere il risultato finale. Il mio compito è quello di ottenere un naso che rispecchi le aspettative del paziente e sia al tempo stesso il più naturale e proporzionato possibile.

Il Professor Dini sconsiglia di rivolgersi a chirurghi che fanno sempre lo stesso tipo di naso, rendendo riconoscibile l’avvenuto intervento o facendo attribuire al paziente l’etichetta di “naso rifatto”.

E’ importante ricordare, inoltre, che la presenza di un naso esteticamente non gradevole, soprattutto in una persona molto giovane, può diventare un vero e proprio “complesso” e generare un sentimento di non accettazione e difficoltà nella vita di relazione. Per questo ritengo giusto intervenire anche su pazienti relativamente giovani che lamentano inestetismi del naso a loro parere assolutamente inaccettabili, perché molto spesso la correzione di questi difetti può avviare un processo di rafforzamento dell’autostima e un cambiamento positivo della personalità del paziente con ripercussioni importanti e positive su tutta la sua sfera personale e sociale. Durante la visita, dopo aver ascoltato le problematiche e i desideri del paziente e dopo aver valutato la conformazione fisica e l’anatomia del naso, illustro al paziente le diverse tecniche chirurgiche, le possibili complicanze e i risultati conseguibili, avvalendomi anche di fotografie e programmi informatici simulatori che permettono di simulare il risultato finale che si intende ottenere.

Come afferma il Prof. Dini, le fotografie pre-operatorie sono molto utili sia per il chirurgo che per il paziente in quanto permettono all’operatore di visualizzare le correzioni da effettuare e aiutano il paziente a ricordare la forma originaria del suo naso, che spesso viene dimenticata nel giro di pochi giorni dall’intervento

Talvolta è consigliato eseguire in associazione alla rinoplastica anche un intervento di aumento del volume del mento o degli zigomi (mentoplastica o malaroplastica), di riduzione delle borse sotto gli occhi o di risollevamento delle palpebre (blefaropastica) per migliorare l’estetica dell’intero volto. La chirurgia estetica del naso può essere eseguita anche in concomitanza con altri interventi come la liposuzione, la liposcultura, la mastoplastica additiva e riduttiva, la chirurgia della mandibola e della mascella (mediante tecniche comuni anche alla chirurgia maxillo facciale), la correzione delle orecchie a sventola (otoplastica), il lifting e l’addominoplastica.

CHE TIPO DI ANESTESIA SI PRATICA? 

Molti pazienti che vorrebbero rifarsi il naso sono frenati dalla paura di sentire dolore, o di sottoporsi ad anestesia generale o, perfino, dalla diceria, assolutamente falsa, che l’intervento al naso faccia venire le borse sotto gli occhi. Per ovviare a questi problemi, fin dall’inizio della mia attività lavorativa ho sempre cercato di utilizzare le tecniche anestesiologiche più moderne e innovative per poter eseguire ogni tipo di rinoplastica e settoplastica in sicurezza, senza dolore e con la possibilità per il paziente di scegliere tra diversi tipi di anestesia e di ricovero.

A differenza di altri chirurghi, il Professor Dini non utilizza mai i tamponi interni in quanto procurano molto fastidio, soprattutto al momento della loro rimozione

Grazie ad una efficiente e selezionata equipe di anestesisti, la maggior parte della chirurgia estetica del naso può essere eseguita in anestesia locale, con o senza sedazione (nel primo caso il paziente sedato dorme durante l’operazione, mentre nel secondo caso rimane vigile ma non sente dolore) e in regime di day hospital. Altre volte è consigliata dal chirurgo o richiesta dal paziente l’anestesia generale e il ricovero in casa di cura per una notte. Per i pazienti non residenti che desiderano trascorrere la convalescenza in una struttura confortevole senza rinunciare all’assistenza di personale infermieristico, possono essere concordate soluzioni differenti e personalizzate.

IN CHE COSA CONSISTE L’INTERVENTO DI RINOPLASTICA?

La chirurgia estetica del naso è una procedura apparentemente semplice, ma in realtà molto complessa, che richiede esperienza e professionalità. A seconda della problematica e dell’anatomia del naso, può essere utilizzata la tecnica “chiusa”, “aperta” o la cosiddetta rinoplastica non chirurgica.

Per qualsiasi tipo di intervento al naso il Prof. Mario Dini consiglia di rivolgersi a specialisti in chirurgia plastica che operano in strutture sanitarie autorizzate e con l’assistenza di un medico anestesista.

Nella rinoplastica chiusa, il rimodellamento della struttura interna e della forma del naso avviene passando attraverso le narici ed effettuando le incisioni solo nella parte interna del naso. Questa tecnica è molto complessa ed è consigliata in presenza di lievi difetti estetici o di deviazioni del setto non eccessivamente importanti. In tutti gli altri casi viene preferita la tecnica aperta (“open”) che prevede, in aggiunta a quelle effettuate nella tecnica chiusa, anche un’ulteriore incisione alla base della columella che però resta nascosta nella piega fra il naso e il labbro superiore.

Il Prof. Mario Dini esegue abitualmente sia la tecnica “aperta” che quella “chiusa”, ed effettua sia rinoplastiche primarie che secondarie o terziarie, avendo maturato una grandissima esperienza e completato la sua formazione non solo in Italia, ma anche in Brasile, Francia, Svezia e Stati Uniti.

Qualora venga eseguita una settoplastica o una rinosettoplastica, il chirurgo estetico applicherà due piccole piastrine (o lastrine) di silicone solido all’interno del naso per mantenere il setto in posizione corretta, che verranno rimosse dopo 3-4 giorni dall’operazione. Al termine degli interventi di rinoplastica e settoplastica viene eseguita una medicazione mediante applicazione sul dorso del naso di un piccolo gesso fermato con cerotti. A differenza del passato, non è previsto l’uso di tamponi interni. Nella “rinoplastica non chirurgica”, il rimodellamento della struttura esterna del naso viene effettuato tramite piccole iniezioni di acido ialuronico o di botulino, e non è prevista alcuna medicazione.

QUAL E' IL DECORSO POST-OPERATORIO?

Anche nel post operatorio l’intervento di rinoplastica e di settoplastica non è doloroso e non lascia cicatrici visibili. Per i primi 7-10 giorni la zona operata apparirà gonfia ed edematosa e il paziente dovrà dormire con la testa sollevata ed evitare l’esposizione al sole e ad altre fonti di calore, il fumo e l’uso degli occhiali.

Il Professor Dini ricorda che il fumo e le elevate temperature (saune e bagni turchi) aumentano il gonfiore del naso rallentando la guarigione, mentre l’esposizione al sole può provocare la formazione di macchie al viso a causa della presenza dei lividi conseguenti all’operazione.

Dopo una settimana il chirurgo procederà alla rimozione del gesso. Il paziente potrà riprendere la propria attività lavorativa dopo circa 7-10 giorni e sarà in grado di svolgere tutte le normali attività di vita quotidiana dopo 15-30 giorni dalla sua dimissione, compresa l’attività sportiva anche molto impegnativa. Il naso si sgonfierà progressivamente ed assumerà la conformazione definitiva dopo circa sei mesi dall’intervento.

Proprio per questo motivo il Prof. Dini consiglia ai pazienti che si rivolgono a lui per una rinoplastica secondaria o terziaria, di attendere almeno sei mesi dal precedente intervento in modo che la forma del naso e l’eventuale presenza di difetti si siano definitivamente assestati.

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